Impronte 1975-1985. Giuseppe Cardone
Pesaro, Sala Laurana
curato con Silvia Cuppini
Famiglia Cardone
Il pubblico si scopre sul set di un labirinto. Un labirinto inteso come mondo quotidiano in cui ci muoviamo,
quello dei falsi ideali, dei borghesismi, delle mezze verità. Quel mondo in cui per trovare la strada si può tentare
il volo, tanto più si è attenti a tutto, si giudica tutto secondo le domande ultime che ciascuno porta in sé.
Chi sono? Cosa credo? Dov’è il tutto che interessa a me? Ma quale tutto? Giuseppe Cardone professione genio …così
ironizzava di sé; col suo lavoro Cardone ci testimonia un’instancabile ricerca di risposte alle domande del suo cuore
e quindi alle domande del cuore di ogni uomo.
Le strade che ha calcato ci appaiono talvolta misteriose, oscure, talvolta ironiche e ancora dure, anzi durissime,
vissute come attacchi contro persone e situazioni del tempo. Noi oggi come allora lo guardiamo dal labirinto proprio
perché lui in dieci anni ha lavorato, ricercato, amato, sofferto: ha vissuto.